VENERDI' SANTO - Processione della "Naca" (Centro Storico)

Nel Centro Storico di Catanzaro il Venerdì Santo ha luogo la processione della “Naca (o del Cristo Morto).
Inizia nel pomeriggio, partendo dal sagrato di una delle chiese sedi di una Confraternita (alternativamente l'
Arciconfraternita di Maria SS. Immacolata, la Confraternita di S. Maria del Carmine, la Reale Arciconfraternita dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta ad honorem e la Reale Arciconfraternita di Maria SS. del SS. Rosario.
Vi partecipano i componenti delle quattro confraternite, preceduti dai rispettivi gonfaloni, che, vestiti dei loro abiti processionali, sfilano preceduti da suonatori di trombe e tamburi.
Del corteo fanno parte le Croci Penitenziali delle varie congreghe, alcune tuttora esistenti, altre scomparse che in tempi andati uscivano anche il giovedì sera per la visita ai “Sepolcri”. Di queste Croci Penitenziali alcune sono rimaste. 
La Confraternita dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista conserva la croce rossa del SS. Sacramento e la nera dell’Addolorata; la Confraternita del Rosario ha ancora la croce bianca del Rosario e la nera dell’Addolorata; la Confraternita dell’Immacolata conserva la croce gialla di San Giuseppe, che un tempo era ad appannaggio degli ebanisti, la croce viola dell’Addolorata e la croce celeste dell’Immacolata. Vi era una quarta croce di colore rosso dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento, attualmente estinta; la Confraternita del Carmine aveva anche  la  croce nera dell’Addolorata, la rossa del Sacro Cuore di Gesù e la bianca della Madonna del Carmine.

In doppia fila i soldati romani precedono e accompagnano le Croci Penitenziali, insieme a loro i musici: una tromba, un tamburo e una grancassa segnano con ritmo greve l’incedere del corteo.
Seguono gli Ordini Religiosi, gruppi ed  associazioni varie e il clero con il Vescovo che precede la statua del Cristo Morto, adagiata sulla cosiddetta “Naca”, che viene portata a spalla.
Segue ancora  la  statua della
Madonna Addolorata, vestita con un abito nero e rappresentata con un cuore trafitto da sette spade, dietro alla  quale  si accodano le autorità e i fedeli.
Il termine dialettale “Naca” viene dal greco (nachè) e significa “Culla”; in pratica è la portantina dove Gesù è deposto. La “Naca” è ornata di damasco, raso e seta, di fiori, lumi ed angioletti di cartapesta, uno dei quali porta i simboli della Passione: il calice, i chiodi ed il martello.
Veniva e viene addobbata dai sagristi o dai “paratori”, che si tramandano l’arte da diverse generazioni. Tra questi sono da ricordare: 

- la Famiglia Consolo appartenente alla Chiesa dell’Immacolata, con i suoi eredi Lamanna;
- le famiglie Mungo e Rametti della Chiesa del Carmine;
- la famiglia Smorfa ed i signori Pasquale Zungrone ed Andrea Fregola della Chiesa del  Rosario;
- le famiglie Migliaccio, Mela, Giacomo Greco, Achille Asturaro, della Chiesa di San Giovanni.
 

Un tempo era molto sentita la concorrenza fra le varie Confraternite nel rendere più sfarzosa e monumentale la composizione, tant’è che (ricordano i più anziani) una “Naca” allestita dal Sig. Greco non riuscì a passare dal portone della Chiesa di  San Giovanni. Si dovette smontare la Croce illuminata e rimontarla sul sagrato.
La “Naca” viene portata a spalla con un incedere leggermente “annacante” (dondolante), dai rappresentati delle corporazioni dei mestieri: Per molto tempo, infatti, ebbero questo privilegio i calzolai, (che per l’occasione realizzavano per sé un paio di scarpe lucide con la cucitura in spago giallo), i contadini e gli artigiani. Negli ultimi anni viene portata dai Vigili del Fuoco.
La processione viene organizzata dalle Confraternite e dalle cappelle delle arti e dei mestieri. Un ruolo importante è assegnato ai membri delle Confraternite che ad anni alterni organizzano la processione.



L’attuale  processione  affonda le sue  radici  nel  periodo della dominazione spagnola ed è radicata nella consuetudine  dei catanzaresi  di essere, in qualche misura, “congregati”, ossia  di appartenere ad una confraternita cittadina, il che comportava  la partecipazione  in prima persona alle rievocazioni dei periodici riti e creava uno spirito di emulazione tra le congreghe cittadi­ne che, quasi sempre, sfociava in aperta rivalità.



A Catanzaro nel 1600 esistevano sei congreghe divenute poi, nei secoli successivi quindici, e tutte avevano il diritto a partecipare alla processione del Venerdì Santo
Prima del 1637 le Confraternite non avevano ancora ottenuto il riconoscimento ufficiale; i documenti accennano soltanto a “confraternite di laici che compiono non pochi uffici di pietà e di carità verso i poveri”. Nel 1675 (visita ad limina del Vescovo Carlo Sgombrini) si fa riferimento alle confraternite che “aiutano e intervengono nella processione”. Dopo il 1776 soltanto le due confraternite del Rosario e dell’Immacolata procedevano alla “processione di penitenza” con i simulacri della Passione di Gesù Cristo.



I catanzaresi più anziani ricordano che prima del 1937 avevano luogo diverse processioni della “Naca”. Il Giovedì Santo usciva dalla Chiesa dell’Immacolata la “Naca” per “un’affacciata” fino all’attuale Piazza Grimaldi da un lato e fino all'Istituto Galluppi dall’altro. Questo era il segnale, che permetteva alle altre “nache” di uscire in processione. Nel pomeriggio dello stesso giorno usciva la “Naca” della Congrega del Rosario. Il Venerdì Santo le processioni della “Naca” erano tre: dalla Chiesa del Carmine di primo mattino, da San Giovanni intorno a mezzogiorno e la sera dall’Immacolata.


Dopo il 1937, per disposizione di Mons. Giovanni Fiorentini, fu stabilito che: “In luogo delle quattro processioni solite a farsi dalle Arciconfraternite nei giorni della Passione, se ne compirà una sola il Venerdì sera, dopo l’Ufficio così detto delle Tenebre e a questa potranno prendere parte tutte e quattro le Arciconfraternite. La processione si farà per turno da ciascuna, secondo il loro ordine di precedenza. Qualora questa processione sia decorosamente preparata, come si spera, prenderò parte io stesso col Rev.mo Capitolo, Parroci, in sacri indumenti di circostanza, Ordini religiosi e Seminario”.
Da quell’anno la processione è stata unica, prendendo il via da una sola delle quattro chiese sedi di Confraternite, a turno annuale, nel seguente ordine: Immacolata, Carmine,  San Giovanni, Rosario.

- Testo e foto tratti da fonti diverse del web.